Festival della Scienza

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Comunicato stampa Smart City

Genova, 30 ottobre 2012. “Il mugugno asfissiante ci affonda”, commenta il sindaco di Genova Marco Doria a Palazzo Rosso durante il dibattito pubblico Immaginando Genova. L’identità della città tra Smart City e Scienza. “Nell’immaginario condiviso percepiamo come straordinarie città d’arte Firenze o Siena, ma Genova non ha molto da invidiare: è affascinante e come tale era percepita nel Settecento, poi dall’Ottocento è diventata portuale e industriale, ora sta cercando di riproporsi come città culturale. E allora, proviamo a immaginare Genova come una città accogliente: abbiamo bisogno di contribuiti di idee. Non basta la tecnologia per essere smart: ci vuole un’idea di città, un’idea di mondo”. E i contributi ci sono, e vengono ripercorsi nella sala di Palazzo Rosso: con “Genova Smart City”, infatti, la città diventa intelligente, si attivano percorsi virtuosi per uno sviluppo economico sostenibile basato su ricerca e tecnologia. Con il progetto “City Logo” la città si propone come un brand e ridefinisce la sua identità e la sua immagine. Con “Places” si lanciano proposte perché Genova diventi sempre di più la città della scienza e della ricerca. Dal 1992, infatti, c’è stata per Genova la riscoperta del mare, il Porto Antico. Da qui una nuova vocazione per il turismo, per la green economy, con il tavolo di promozione della città negli anni 2000, poi nel 2004 Genova diventa la capitale europea della cultura, i Rolli sono dichiarati patrimonio Unesco dell’umanità. Ma c’è ancora molto da fare, e la nuova identità scientifica della città parte dal Festival. “Togliamoci l’idea che questa città sia poco vivace: è solo timida – commenta Manuela Arata, presidente del Festival della Scienza - la nostra proposta come Festival della Scienza è quella di una città culturale e scientifica. Pensiamo al percorso museologico composto dall’Acquario, dal Museo nazionale dell’Antartide, dal Galata, fino al Port Center. Ecco, proponiamo di ampliare questa offerta”. Manuela Arata lancia anche la proposta di una Smart Cup, una competizione ligure per valorizzare i talenti di una città innovatrice. Poi c’è l’idea di riqualificare il Museo di Storia Naturale: “È uno dei più importanti d’Italia – continua Arata – la struttura è un po’ vecchia ma si potrebbe rinnovare con i fondi strutturali della nuova programmazione regionale. E ancora: la collezione Scarpa, in via Balbi, è un museo di etnomedicina che potrebbe avere grande attrattiva, se si trovasse una collocazione più adeguata”. Un’altra idea riguarda i Magazzini dell’Abbondanza: “Vivono di vita straordinaria solo durante il festival – spiega Arata – la proposta è di trasformarli in laboratori sperimentali a disposizione delle scuole di Genova. Credo si debba tornare alle donazioni a scopo pubblico. Non mi illudo su eventuali incentivi fiscali, ma sollecito i privati a farsi avanti. E poi, perché la città non costituisce un comitato scientifico?”.
 

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