Festival della Scienza

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Comunicato stampa 2012-2022. Immaginiamo il mondo tra dieci anni

Genova, 29 ottobre 2012. “Il governo ha intenzione di fare come in Germania: introdurre una cauzione di 25 centesimi sulle bottigliette di plastica: alla restituzione delle stesse, anche i 25 centesimi verranno restituiti”: questa la proposta del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Tullio Fanelli, intervenuto al Festival della Scienza in Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale per conto del ministro Corrado Clini nel corso della consegna del premio “Non sprecare”, durante il dibattito con Antonio Galdo. Clini, infatti, è stato premiato per la categoria “Personaggio”, “per la sensibilità che ha dimostrato sui temi ambientali e sui cambiamenti dei nostri stili di vita”. Il sottosegretario Fanelli ha anche dichiarato che in tre anni sarà possibile raggiungere il 65 per cento di raccolta differenziata sull’intero territorio nazionale. “La crisi è anche una opportunità”, ha spiegato Antonio Galdo, autore del libro Non sprecare (Einaudi) e direttore del portale web nonsprecare.it. Quali possono essere, dunque, le strategie per inventare nuovi scenari, in un’era di consumi energetici fuori controllo e risorse idriche a rischio? “Il mondo occidentale non sembra capace di evitare la propria catastrofe – ha argomentato Galdo, davanti a una platea composta per lo più da giovani – nonostante sia chiara l’esigenza di mettere a fuoco nuovi modelli produttivi e parametri di consumo per uno stile di vita più sostenibile. Tutto questo mentre i Paesi in via di sviluppo, che si basano su un modello produttivo che ormai ha mostrato le sue falle strutturali, aggravano lo stato di emergenza planetario”. Ecco, allora, che la rivoluzione può partire da piccole cose. “Prendiamo il rapporto che la vostra generazione ha con l’auto – continua Galdo - per noi era uno scatto di emancipazione, un simbolo di libertà. Questa parabola si è chiusa, e allora dobbiamo immaginare nuovi scenari: oggi l’auto ha inquinato e avvelenato i centri urbani. Dunque ci vuole una riduzione degli sprechi, bisogna trovare alternative, aumentare un nuovo tipo di mobilità, e fare investimenti. Tutto questo ci porta anche a immaginare quali saranno le macchine del futuro. L’industria automobilistica è sempre stata un’industria ciclica, che ha superato le curve attraverso il salto della tecnologia. Tra dieci anni vedremo molte macchine elettriche nelle nostre città, la cui tecnologia consisterà nella riduzione dei carburanti, e questo cambierà la geografia della nostra mobilità urbana”. La parola chiave per uscire dalla crisi non potrà che essere questa: condivisione. “La condivisione di buone pratiche utilizzando al meglio la rete – spiega Galdo – ci aiuterà a passare il guado. Bisogna partire dalle scuole, dalle aziende e dalle istituzioni”.
 

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